Il glossmetro è uno strumento in grado di fornire una misura quantificabile e ripetibile della brillantezza grazie a una definizione precisa delle condizioni della superficie campione. La configurazione della luce sorgente e del sensore di ricezione consentono l’analisi solo di una piccola parte della luce riflessa. I Risultati di misurazione riportati dal glossmetro vengono definiti dal confronto tra quantità di luce riflessa sul provino di vetro nero (lucido e piano) con un indice di rifrazione definito. Il rapporto tra luce riflessa dal campione e quella del provino standard in vetro nero definisce l’unità di brillantezza (espressa in GU).
L’angolo di misura del glossmetro si riferisce all’angolo tra la luce incidente e quella riflessa (perpendicolare). La maggior parte delle applicazioni industriali vengono realizzate con glossmetri con 3 angoli di misura 20°, 60°, 85°. L’angolo di misura viene scelto dall’operatore in base alla brillantezza stimata del campione, come da tabella seguente:
Brillantezza | Valore di misura a 60° | Note |
Alta | >70 GU | Se la misura supera i 70 GU, utilizzare l'angolo di incidenza a 20° |
Media | 10 - 70 GU | |
Bassa | <10 GU | Se la misura è inferiore ai 10 GU, utilizzare l'angolo di incidenza a 85° |
Ad esempio, se la misura effettuata con il glossmetro con angolo a 60° è maggiore di 70 GU, l'angolo di misurazione deve essere modificato in
20° per ottimizzare l'accuratezza della misura. Tre tipi di glossmetri sono disponibili in commercio:
glossmetri dotati di un solo angolo di misura a 60°, glossmetri dotati di un una combinazione di 2 angoli di misura,
20° e 60°, glossmetri dotati di un una combinazione di 3 angoli di misura 20°, 60° e 85°.
Alcuni glossmetri sono dotati di diversi angoli per applicazioni speciali, come ad esempio glossmetri con angolo a 45° per la misura di particolari ceramiche, pellicole,
tessuti mentre altri glossmetri sono dotati di angolo a 75° specifici per alcune tipologie di carta e materiali stampati.
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