Lo spessimetro ad ultrasuoni è uno strumento di misura per l'analisi ed il controllo non distruttivo dello spessore di materiali omogenei (quali ferro, acciaio,
plastica, zinco, oro, vetro, pvc, ecc.).
L'utilizzo di questi strumenti per verificare lo spessore e lo stato di usura dei materiali è indicato per tutte le realtà industriali. La capacità di effettuare misurazioni senza richiedere
l’accesso ad entrambi i lati del materiale offre agli spessimetri ad ultrasuoni una moltitudine di
possibili applicazioni.
Lo spessimetro ad ultrasuoni rileva lo spessore del campione oggetto di analisi misurando la quantità di tempo impiegato dagli ultrasuoni ad attraversare il campione.
Lo spessimetro emette gli ultrasuoni grazie alla sonda (o trasduttore) di cui è dotato. Ci sono due tipi di trasduttori, i sensori piezoelettrici e EMAT. Entrambe le tipologie di sonde emettono
ultrasuoni nel materiale.
Solitamente queste sonde per spessimetri ad ultrasuoni utilizzano una frequenza (espressa in Hertz) predeterminata, tuttavia alcuni spessimetri ad ultrasuoni consentono una variazione di
frequenza al fine di ispezionare una gamma più ampia di materiali. La frequenza standard utilizzata dagli spessimetri ad ultrasuoni è di 5 MHz.
Gli spessimetri ad ultrasuoni richiedono un gel di accoppiamento per eliminare la piccola intercapedine di aria presente tra la sonda e la superficie campione. Un fluido accoppiante comune è
l’apposito gel per strumenti ad ultrasuoni ma possono essere utilizzati numerosi fluidi, quali pasta, olio, glicole propilenico, ecc.
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